Il progetto mira ad un avvicinamento alla pratica musicale attraverso il gioco: danzare, suonare e cantare
esplorando il mondo dei suoni.
Gli incontri si svolgono in un clima che permette ai partecipanti di rispondere in modo spontaneo agli stimoli musicali, di arricchire le potenzialità espressive immergendoli in uno
spazio sonoro, ludico, affettivo-relazionale, in cui può imparare a ”pensare” musicalmente ed esprimersi attraverso il linguaggio musicale con la stessa spontaneità e naturalezza
con cui apprende a pensare e ad esprimersi attraverso il linguaggio verbale.
L’elemento sonoro-musicale viene utilizzato come canale di comunicazione, espressione e socializzazione all’interno del gruppo e
nella relazione con l’adulto.
La musica aiuta bambine e bambini ad esprimere idee ed emozioni, usare mezzi che conoscono, esplorare nuove possibilità di stare in relazione, sviluppare il senso del ritmo con il
corpo e gli strumenti, conoscere il proprio corpo attraverso diverse modalità, arricchire il vissuto di nuove esperienze, consolidare abilità apprese e sperimentare schemi motori
sempre più complessi.
La musica si impara vivendola attraverso esperienze creative che coinvolgano tutto ciò che che alla musica è attinente: gioco, movimento, corpo, canto, silenzio, emozioni...
Le bambine e i bambini molto piccoli sono essenza di emozioni e corporeità, canali attraverso cui comunicare i loro stati fisici e sentimenti: benessere, disagio, sicurezza,
perplessità, tranquillità, irrequietezza...I primi tre anni di vita rappresentano il punto cruciale dell’apprendimento delle abilità, delle acquisizioni motorie, delle elaborazioni
di stimoli diversi.
La musica si inserisce naturalmente in questi stimoli, in un percorso si apprendimento di varie capacità espressive: voce, movimento, sguardo, manipolazione, coordinazione.
Gli aspetti educativi e formativi sono gli stessi per le tre sezioni (0-12 mesi, 12-24 mesi, 24-36 mesi); la differenza sta nel modo di condurre i percorsi formativi, nei contenuti e
nelle modalità di relazione, per andare incontro alle diverse esigenze delle bambine e dei bambini, nelle tre fasce d’età, sia dal punto di vista cognitivo che emotivo e di sviluppo
psicomotorio.
E’ quindi indispensabile essere ben consapevoli di “come i bambini imparano” per aiutarli ad imparare.
L’operatore comunica con le bambine e i bambini attraverso canti melodici e ritmici ascoltando le loro spontanee “risposte musicali”.
Importantissimo è “l’essere operativo” del bimbo stesso, valorizzando la predisposizione di ciascuno e stimolando la capacità di utilizzare i suoni per esprimersi e comunicare. Ciò
che fa la differenza è il modo di porsi, ossia non come insegnanti (persone che insegnano qualcosa), ma come persone che osservano i bambini e le bambine, li ascoltano e li stimolano
a sviluppare la propria ricerca ludica.
Inoltre è fondamentale il coinvolgimento degli adulti di riferimento che potenziano i modelli dell’operatore musicale, aiutano le bambine e i bambini a fidarsi di lui e colgono input
per lavoare in stretta collaborazione con l’operatore stesso. L’adulto comunica con il bambino attraverso canti melodici e ritmici, ascoltando le “risposte musicali” spontanee delle
bambine e dei E’ importante per bambine e bambini sentir cantare quando sono molto piccoli, così che la musica divenga subito familiare. “Ascoltare la musica” dalla madre e dal padre
diventa un linguaggio vero e proprio e quando i genitori cantano insieme al piccolo c’è anche lo scambio di forti e bellissime e mozioni. Le Metodologie di riferimento sono Metodo E.
Gordon “Musica in culla” e “Metodo Orff”.
Bambine e bambini in una fascia d’età da 0 a 36 mesi, accompagnati dai genitori o dai nonni, o
comunque da un adulto di riferimento, che hanno una partecipazione attiva e imparano a comunicare con i piccoli e a stimolarli musicalmente.
I corsi hanno la durata di 45 minuti.